Conosci i nostri partner • 28.06.2022
Nel mondo delle professioni del gusto cresce la consapevolezza che …” l’abito fa il monaco”! Perché un abbigliamento di qualità esalta lo stile, favorisce il benessere dell’operatore e aiuta a lavorare meglio, assicurando maggiore comodità e sicurezza. Ma i professionisti vestono giusto? E come sta cambiando l’atteggiamento nei confronti del vestiario professionale soprattutto nell’atteggiamento dei giovani? Lo abbiamo chiesto ai due titolari di CIRCUITO, brand di abbigliamento professionale certificato 100% Made in Italy, partner di CAST Alimenti, che garantisce, oltre l’accurata selezione dei materiali e della confezione, la qualità certificata ISO 9001 e l’autenticità del prodotto. CIRCUITO è frutto dal sodalizio tra Laura Bottomei stilista e Fabrizio Silvestri imprenditore, insieme nel lavoro e nella vita. Un percorso di successo che nasce nel territorio dei Castelli Romani. Da rivenditori a produttori sono oggi gli interpreti dell’Italian fashion food, considerati il riferimento guida nel settore. CIRCUITO realizza capi in grado di dare al lavoratore un’identità accattivante e funzionale, rispettando i più alti standard in termini di vestibilità, affidabilità ed eleganza. Le collezioni si rivolgono ai settori: Food, Ospitalità, Beauty e Sanitario. La massima espressione creativa e di ricerca viene raggiunta nelle collezioni dedicate alla ristorazione: Alta Cucina e Sala. Non a caso CIRCUITO affianca importanti aziende nella creazione di linee dedicate, che contribuiscono a distinguere e valorizzare brand di prestigio.
Nel fashion food, stile e praticità vestono lo stesso abito
Inesauribile “motore” propulsivo di CIRCUITO, competente e appassionato, Fabrizio Silvestri dirige operativamente lo staff aziendale e ha il compito di attuare le strategie traducendole in risultati concreti. Dalla sua visione del mercato e dalla lunga esperienza nel settore nascono anche le iniziative e le proposte formative sul tema dell’abbigliamento professionale, alcune delle quali messe a punto in collaborazione con CAST. Mente e cuore creativa dell’azienda è invece, come ricordato, Laura Bottomei. Lei stessa si definisce nel suo profilo “Curiosa, intraprendente e concreta”. Le sue collezioni uniscono bellezza e praticità. È ancora lei che afferma: “…i prodotti che realizzo devono avere un’identità ben riconoscibile, una storia e un carattere”. Tutto comincia da materie prime eccellenti, lavorate secondo i modelli originali della “maison” con la tipica cura della manifattura Made in Italy. È ancora Laura che parla: “La divisa prende forma, la tradizione si fonde all’innovazione con una chiave di lettura mai esplorata prima”.
Ma torniamo a Fabrizio e gli chiediamo: come si posiziona Circuito nel proprio mercato e quali sono gli elementi caratterizzanti della brand identity?
“Circuito sul mercato si posiziona come l’unico brand di abbigliamento professionale certificato 100% Made Italy, così facendo la nostra azienda garantisce anche l’origine, la qualità e l’autenticità del prodotto. La stilista affiancata dal reparto creatività realizza linee dedicate per chi ha il desiderio di distinguersi e identificarsi, come il caso di CAST, dove ci siamo trovati nell’individuare il prodotto che più risultasse adatto alle esigenze della scuola”.
Scuole di cucina, scuole alberghiere, corsi di formazione: come si colloca l’abbigliamento professionale in questi contesti e come giudicate il dialogo con i giovani?
“Nel caso specifico, per noi la partnership con CAST fortifica ancora di più un progetto ad ampio raggio nel quale crediamo molto: il dialogo con chi rappresenta il futuro della professione. Abbiamo infatti l’opportunità di poter comunicare direttamente agli allievi, che spesso non conoscono e non vedono ancora l’importanza della scelta dell’abbigliamento che indosseranno. Motiviamo quanto possa essere importante scegliere un prodotto Made In Italy garantito. È esattamente come scegliere un ingrediente stagionale e di altissima qualità per realizzare un loro piatto! Ad esempio come nasce una giacca, da dove tra origine la sua storia, come viene messa in opera l’idea e per quale utilizzo viene ideata. Queste, insieme al corso, potranno essere le informazioni ulteriori che potranno mettere nel loro bagaglio formativo, perché la giacca sarà la loro seconda pelle e come tale andrebbe considerata”.
Circuito e CAST: come si concretizza la collaborazione e quali prospettive di sviluppo ipotizzate?
“La collaborazione nasce per un posizionamento del brand CIRCUITO all’interno di una scuola così importante e blasonata come CAST. Le sinergie, i punti di contatto sul tema della qualità professionale, dell’immagine come valore… Sono tutti elementi Importanti che generano molteplici opportunità di collaborazione, partendo dalla forte italianità che entrambe le nostre realtà hanno nel loro DNA. Tutto questo senza dimenticare il focus sul proprio know-how, che il mercato richiede sempre più. Nel nostro caso ci interessa molto poterci presentare con un ruolo di consulenti per le aziende che ruotano nell’universo di CAST, gli altri partner prima di tutto. Noi la vediamo, la ragioniamo e la studiamo come una collaborazione che vuole essere duratura e che getta le basi per una visione prospettica su ciò che desidera il mercato, oggi e nel futuro”.
Sui temi più spiccatamente stilistici, di immagine (ma non solo…) ci rivolgiamo a Laura, chiedendole: come si esplica nel vostro settore il rapporto tra “forma” e “funzionalità”? In pratica: l’estetica può essere anche benessere dell’utilizzatore?
“CIRCUITO vuole portare sul mercato il concetto del fashion food: lo stile, l’estetica, l’analisi e la ricerca sulle nuove tendenze, vengono riportate per la prima volta nel mercato dell’abbigliamento professionale. Questo fa si che nascano dei capi eleganti e funzionali che trovano il giusto connubio tra quello che il mercato cerca al momento, volendo distinguersi, e le esigenze del professionista. Su questo tema il ruolo dello stilista è molto importante, essendo in continuo aggiornamento anche sulle conoscenze e le esigenze lavorative di chi indossa capi professionali. Allo stesso tempo, la conoscenza tecnica dei tessuti che si dovranno utilizzare aiuta le aziende anche a fare delle analisi economiche per quanto riguarda l’investimento nel comparto “divise”. Su questi concetti abbiamo costruito la crescita di CIRCUITO. Direi che fondamentale è stato l’approccio di base, dal quale siamo partiti: volevamo capire cosa mancava nel settore dell’abbigliamento professionale e cosa potevamo offrire di più. Per capire meglio le esigenze concrete dei professionisti, ho intrapreso personalmente un percorso di conoscenza che mi ha portato in tanti locali dove ho incontrato i nostri potenziali clienti; sono stati loro che mi hanno detto cosa mancava e cosa avrebbero desiderato avere. Dopodiché abbiamo tradotto queste aspettative in prodotti e collezioni, totalmente nuove e originali, che ritengo abbiano determinato una svolta nel settore. In questo percorso ho scelto di partire dalla selezione accurata delle materie prime, esattamente come fanno gli chef per i loro piatti! Ed esattamente come loro, ho deciso che dovevo privilegiare i valori del Made in Italy, che poi sono essenzialmente qualità e buon gusto, eleganza e cultura del bello. Abbiamo utilizzato principi simili a quelli dei brand della moda italiana, ma applicati al mondo professionale. Abbiamo quindi costruito una catena di fornitura, dai tessuti agli accessori, tutti coerenti al nostro obiettivo. Ora tutto è ben collaudato, ma all’inizio non è stato semplice, perché pochissimi consideravano l’abbigliamento professionale degno delle attenzioni tipiche dell’alta moda. Oggi, per fortuna, siamo arrivati perfino a considerare aspetti come l’ecosostenibilità dei tessuti che utilizziamo, perché sono sempre di più gli operatori professionali che ci chiedono anche queste attenzioni “green”. E noi ne siamo felici!”
Quindi esiste una consapevolezza sempre più diffusa di quanto è importante l’abbigliamento professionale nel coadiuvare l’operatività concreta del lavoro e allo stesso tempo valorizzare l’immagine verso il cliente?
“Spesso in passato veniva sottovalutata l’importanza della divisa, posta tra le priorità accessorie se non addirittura marginali. In realtà oggi è il biglietto da visita che arriva al cliente quando si entra in un locale. In un ristorante, ad esempio, l’abbigliamento è parte integrante dell’impronta estetica, del mood. Rappresenta anche un primo messaggio sul tipo di cucina che si potrà gustare, esattamente come l’arredamento e la mise en place. I clienti che entrano in un locale solo apparentemente sono concentrati solo sull’offerta del menù; sono coinvolti emozionalmente prima di tutto da elementi come lo stile del personale. I professionisti, con la loro immagine, dal vestiario al comportamento, sono i primi “attori” che aiutano il posizionamento percepito del locale. Per questo crediamo che una giusta immagine aiuti a far alzare la reputazione. Vestire bene partecipa all’impegno etico e morale nei confronti del cliente: lavorare al massimo delle proprie performance. Per rispettare questo principio, per tradurre un concetto in cui crediamo fermamente in proposte concrete, Circuito ha fatto e continua a fare importanti investimenti strutturali, dalla logistica all’informatica, per assicurare ai clienti la stessa qualità del prodotto anche nella filiera delle nostre forniture, basate su efficienza e precisione. Sarebbe assurdo produrre modelli bellissimi e poi rovinare tutto con una gestione degli ordini scadente. Esattamente come creare piatti favolosi e poi servirli in modo approssimativo. Anche in questo aspetto “forma” e “contenuto” sono inscindibili”.