Vita della scuola • 21.04.2021
I docenti CAST: formatori a 360 gradi, con gli allievi come protagonisti
Tutto ciò che distingue e rende “efficace” l’Alta Formazione in CAST Alimenti si basa su un concetto chiave: offrire ai professionisti del futuro un bagaglio di competenze che nascono direttamente dall’esperienza dei docenti e dalla loro capacità di trasferire questo know-how agli allievi.
È questa dinamicità e “umanizzazione” delle lezioni ad aver portato l’Alta Formazione CAST ad essere riconosciuta come una proposta unica in Italia per caratteristiche, qualità dell’offerta ed efficacia nel risultato, decretandone così il successo.
Ogni corso non è mai rigidamente standardizzato o segue schemi immutabili e asettici. I docenti sono consapevoli che prima di tutto CAST chiede di mettere in gioco loro stessi, nella loro interezza: competenze certamente, ma anche passione e forte capacità empatica nel trasferire “il sapere”.
L’originale “Metodo CAST” (molto imitato ma mai eguagliato!) fa parte della filosofia della scuola: i docenti lo acquisiscono e, cosa importantissima, lo valorizzano con la loro specifica personalità, in un continuo work in progress che permette ad ogni docente di arricchirsi di esperienze d’aula e crescere, diventando sempre più efficace nel trasferire il proprio sapere. Ogni professionista aggiunge, infatti, la sua personale esperienza che arricchisce la scuola nel suo complesso e ne aumenta il valore formativo.
Questo “metodo” può essere così descritto: il docente è colui che insegna spiegando quello che fa, portando innovazione e tecnica, e mette a disposizione degli allievi la propria esperienza, condividendola con grande disponibilità e altruismo. Così si è davvero formatore in CAST, a 360 gradi.
CAST Alimenti ritiene che sia questo il modo più efficace per trasferire gli insegnamenti, cercando di creare negli allievi una “coscienza professionale moderna”. Cosa significa “moderna”? Impartire il giusto mix tra creatività e rigore, tra voglia di sperimentare e necessità di essere pragmatici, per permettere ai giovani di crescere, non solo professionalmente, ma anche umanamente e prepararli concretamente alla complessità del mondo del lavoro. CAST Alimenti è infatti un polo di professionisti con competenze specialistiche che superano la semplice “teoria”, per calarsi nel mercato reale, garantendo così una formazione sempre aggiornata.
Durante i corsi, il docente dimostra le sue competenze attraverso la presentazione di ricette, applicando tecniche specifiche sviluppate e fatte proprie negli anni e realizzando preparazioni uniche che portano la sua firma e lo distinguono. L’allievo, a volte già professionista ma spesso neofita, seguendo la lezione dovrà essere in grado di replicare le ricette proposte, applicando le tecniche come ha visto fare dal maestro; in seguito, dopo il raggiungimento di una consapevolezza professionale e con il bagaglio di informazioni che ha acquisito, potrà applicarle anche nella propria produzione quotidiana, riadattandole all’occorrenza. Attenzione però: le ricette sono strutturate non per essere “la migliore ricetta”, ma per essere “didattiche”, cioè comprensibili e riproducibili dal corsista che poi, col tempo e l’esperienza, le potrà far diventare “la propria migliore ricetta”. Le ricette sono infatti il mezzo per insegnare agli allievi, fargli capire il ruolo degli ingredienti e il loro equilibrio. La perfezione nell’eseguire una ricetta o l’esaltazione dello stile personale dell’allievo, non sono in cima agli obiettivi di un corso di Alta Formazione in CAST; prioritario è lo “sviluppo delle competenze” e quindi la capacità del docente di capire se l’allievo, al termine dei singoli moduli, sa fare ciò che il mestiere richiede. Il docente trasferisce le informazioni in modo chiaro e in maniera lineare, trovando soddisfazione nel vedere l’allievo che man mano acquisisce delle competenze e cresce nella sua sfera professionale, oltre a quella personale e umana; il tutto, senza mai sacrificare la qualità e il livello dei contenuti.
A questo proposito Gabriele Bozio – Executive Manager di CAST Alimenti, sottolinea: “L’allievo fa tesoro di ogni insegnamento, acquisisce e assimila informazioni continuamente. Riconosce il valore del Maestro non solo per quello che sa fare, ma per il modo in cui è in grado di trasferire concretamente le sue conoscenze. Questo è il cuore del metodo CAST! In sostanza, il corsista ha certamente bisogno di essere guidato dal Maestro, nel ruolo di “regista” coordinatore, ma è sempre lui l’attore principale”.
Un’importante affermazione di metodo, alla quale Michela Martini, Responsabile della didattica in CAST Alimenti, aggiunge: “Il filo conduttore che accomuna tutta la proposta formativa di CAST – Alta Formazione e Specializzazione – è la concretezza, che significa mettere sempre l’allievo al centro dell’attività della scuola. Per noi questo significa una costante ricerca rivolta a soddisfare i bisogni reali dei nostri studenti, che hanno la necessità di entrare nel mondo del lavoro con una preparazione completa, tecnica/teorica, manuale e operativa. Ciò è possibile grazie ad un meticoloso lavoro di progettazione didattica in continuo aggiornamento, che mette insieme le competenze dell’ufficio didattico, degli Executive dell’R&D e degli oltre 70 tra docenti, formatori e consulenti che rappresentano la faculty della scuola. L’impegno, quindi, è quotidiano e l’obiettivo è d’insegnare agli studenti un mestiere o perfezionarlo per diventare dei seri professionisti del mondo del food”.
*Le foto inserite nell’articolo si riferiscono all’archivio fotografico di CAST Alimenti
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